
Verga d’oro
La verga d’oro (Solidago virgaurea) è una pianta erbacea – Fam. Asteraceae – caratterizzata da un lungo fusto, impreziosito, nelle parti superiori, da fiori di colore giallo intenso. Conosciuta anche come bacchetta dorata, la verga d’oro cresce spontanea nelle zone prative, collinari e montane delle Alpi e degli Appennini; oltre i 2000 metri si incontra la sottospecie alpestris, di dimensioni inferiori.
Oltre alla virgaurea, il termine verga d’oro è comune ad altre specie di Solidago, quali S. serotina Ait. (=S. gigantea Willd) e S. canadensis L. (verga d’oro canadese). Le indicazioni fitoterapiche sono analoghe.
La droga, costituita dalle sommità fiorite, contiene saponine triterpeniche, flavonoidi, polisaccaridi solubili, acidi fenolici, diterpeni, tannini ed olio essenziale.
La verga d’oro è nota per le sue proprietà diuretiche, astringenti ed antinfiammatorie. E’ quindi indicata negli stati infiammatori del tratto urinario inferiore (cistiti, uretriti) ed in presenza di calcoli renali (ne ostacola la formazione).
La verga d’oro rappresenta un ingrediente tipico degli integratori naturali ad azione drenante, destinati al trattamento della ritenzione idrica e degli inestetismi della cellulite. La sua azione diuretica e depurativa la rende utile in presenza di gotta ed iperuricemia.
Per massimizzare l’eliminazione delle scorie metaboliche, la verga d’oro andrebbe associata ad una dieta ricca di liquidi ed alimenti di origine vegetale (per il loro contenuto in potassio e magnesio).
Non sono noti effetti collaterali di rilievo, comuni invece ai diuretici di sintesi. Un uso sconsiderato può comunque risultare dannoso, soprattutto se associato a farmaci diuretici.